1 ora di seduta fisioterapica euro 50
L'artrosi è una condizione degenerativa che può interessare una o più articolazioni, con segni più o meno intensi di infiammazione.
Nella cartilagine sana avviene un continuo processo di rimodellamento interno, in cui le cellule (condrociti) sostituiscono le molecole perse. Nell'artrosi, questi processi sono alterati, con aumento dei fenomeni degenerativi rispetto ai processi riparativi, e coinvolgimento sia della cartilagine che dell'osso con formazione di escrescenze ossee detti becchi oste ofitici. E' il risultato di diversi fattori, che alterano l'integrità articolare, innescano fenomeni infiammatori, processi biochimici e cellulari. Può essere legata all'età, a fattori genetici, a forze di sovraccarico meccanico come nell'obesità, all'eccesso di attività fisica, come in alcune attività lavorative o sportive, a traumi anche piccoli ma ripetuti nel tempo, malformazioni, malattie neurologiche, malattie endocrine.
L'obiettivo è quello di recuperare, nel limite del possibile, la funzionalità dell'articolazione.
. Questi obiettivi possono essere ottenuti attraverso la riabilitazione funzionale, il cui strumento importante è la chinesiterapia, ossia la terapia del movimento con il movimento. Il razionale della chinesiterapia risiede nel fatto che, con la mobilizzazione dell'articolazione si stimola la produzione, da parte della capsula articolare, di liquido sinoviale, importante fattore di nutrizione della cartilagine.
La mobilizzazione può essere passiva, cioè realizzata dal fisioterapista, attiva-assistita, cioè realizzata parzialmente dal paziente e aiutata dal terapista, nel caso in cui il paziente riesca a muovere solo parzialmente l'articolazione, attiva, operata esclusivamente dal singolo paziente sotto supervisione del fisioterapista. Il movimento oltre che essere terapeutico, attraverso l'esercizio regolare, dolce con movimenti che recuperino o mantengano l'escursione articolare e il tono .A queste strategie è possibile aggiungerne altre che hanno lo scopo di facilitare alcuni gesti, evitare quelli dannosi, e quindi prevenire la progressione dell'artrosi. Questi verranno studiati di volta in volta sul singolo paziente in base alle problematiche soggettive.